Published 30/09/2019
Sono gli anni della rinascita dopo la Seconda Guerra Mondiale, in cui la fotografia ha reso indelebili i momenti e personaggi che hanno fatto la nostra Storia. Bridgeman Images, custode di noti fondi tra cui Agip e Farabola, è lieta di annunciare la nuova collaborazione con l’Archivio Federico Garolla.
Testimonianze di vitale importanza sono gli scatti che immortalano istanti, emozioni e momenti di grande fermento culturale durante il secondo dopoguerra, non solo per nostalgici dell’epoca ma per tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di vivere questo periodo storico.
(Napoli, 1925 - Milano, 2012) è poco più che ventenne quando viene chiamato a Milano da Arrigo Benedetti per continuare la sua neonata carriera da giornalista iniziata nella sua città natale, Napoli.
Il trasferimento nella capitale lombarda segna il suo passaggio al fotogiornalismo: realizza centinaia di reportage per prestigiose testate italiane - L’Europeo, Tempo Illustrato, L’Illustrazione Italiana, Oggi - e straniere - Paris Match, National Geographic, Colliers, Die Stern.
Negli anni '50, al fianco di Federico Patellani, Giancolombo, Paolo Costa e Franco Fedeli, lavora per la rivista Le Ore, meglio conosciuta come celebre rivista erotica, che fino al 1967 aveva interessanti rubriche dedicate all'attualità cinematografica e culturale.
Eccelso cantore per immagini, Garolla ritrae l’indimenticabile nascita dell'alta moda italiana e i suoi protagonisti, giovani stilisti e modelle che conquisteranno la scena internazionale. Contemporaneamente assiste alla venuta della vibrante vita culturale del dopoguerra, ritraendo non solo artisti, scrittori, musicisti, attori e attrici di cinema e teatro, ma anche gente comune per le strade delle città.
Nel ‘56 fonda Foto Italia dell'Agenzia Italia diventandone il primo direttore e negli anni ‘60 un'agenzia di pubblicità con la quale realizza campagne per aziende come Cirio, Locatelli e Spigadoro.
Nel 1976 arriva a collaborare con la Rai in qualità di regista di alcune rubriche del TG. Produce reportage di grande qualità dedicati ai luoghi della cultura italiana come musei, aree archeologiche e monumenti di interesse architettonico e paesaggistico, senza tralasciare il turismo eno-gastronomico. Successivamente alcuni di questi reportage saranno pubblicati da Mondadori, Rizzoli, Domus, De Agostini e molte altre case editrici.
Da questa esperienza nasce anche una piccola casa editrice, fondata insieme allo scrittore Mario Monti nel corso degli anni ’80, con la quale pubblica raffinate guide dedicate ai musei italiani.
Il reportage fotografico è alla base del lavoro di Federico Garolla. Dagli anni ’30 in poi sono molti i protagonisti che si pongono dietro la macchina fotografica ma in mezzo alla società. Ricordiamo soprattutto coloro che hanno immortalato il Secondo Dopoguerra e il boom economico e culturale degli anni ‘50.
Ecco alcuni dei nostri fotografi e fondi documentari:
Tony Vaccaro, nome d'arte di Michelantonio Celestino Onofrio Vaccaro, fotografo statunitense noto per i reportage in Europa nel 1944-1945 e in Germania subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Successivamente ha collaborato con i grandi magazine americani Time, Life, Look, Flair, Sport Illustrated, diventando celebre fotografo di moda e lifestyle del XX secolo.
Giovanni Coruzzi, fotografo del grande jet set americano ed europeo, ha avuto occasione di immortalare numerosi imprenditori, registi, attori e attrici, rockstar, massimi esponenti del mondo dell’arte e della cultura tra gli anni ‘50 e ‘80.
L’archivio Agip è oggi una tra le principali fonti fotografiche francesi che documentino il jetset e la vita parigina del XXI secolo, nonché personaggi internazionali del mondo del cinema, della moda, dell'arte, dell'intrattenimento, della politica e altro ancora.
Dulcis in fundo il famoso Archivio Farabola che nasce per dare voce ai grandi fotografi e fotoreporter del Novecento, pionieri di quest'arte. Fondata a Milano nel 1911 da Giuseppe Farabola viene successivamente sviluppata nel secondo dopoguerra dal figlio Tullio, uno dei più noti fotogiornalisti dell'epoca.