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Le monarchie nell’Età Feudale

A partire dal XIII secolo in Francia, in Inghilterra e nella penisola iberica le monarchie cominciarono a rafforzarsi. I re cercarono, infatti, di allargare i loro possedimenti o con la guerra o combinando vantaggiosi matrimoni politici. Tentarono, inoltre, di ridurre il potere di vassalli e signori locali, sostituendoli con funzionari da loro nominati e creandosi un proprio esercito.

 

 

La formazione degli stati nazionali avvenne al prezzo di sanguinose guerre. La più lunga, interamente combattuta su suolo francese, scoppiò fra Francia e Inghilterra dal 1337 al 1453 (la cosiddetta “Guerra dei Cent’Anni”). Lo scontro si accese quando il re di Francia, Filippo il Bello, morì senza lasciare eredi maschi. Il sovrano d’Inghilterra, Edoardo III, si proclamò allora re di Francia, allo scopo di allargare il proprio dominio. Se, in un primo momento, gli inglesi ebbero la meglio, in seguito l’esercito francese riuscì a scacciare l’offensiva nemica, soprattutto grazie alla figura ormai leggendaria di Giovanna d’Arco.

 

 

Con la guerra dei Cent’anni nacque un forte sentimento di identità nazionale e di patriottismo: il re non era più visto come un signore feudale che si batteva per la difesa dei propri interessi, ma come rappresentante di un paese, come simbolo della patria. In Inghilterra, ad esempio, la lingua inglese si insediò a corte, sostituendo il francese. Divenne lingua ufficiale a seguito della Guerra delle Due Rose (o Guerra dei Trent’anni - 1455-1485) tra la famiglia Lancaster e la famiglia York che vide ascendere al trono Enrico VIII della dinastia Tudor.

 

 

Anche la Spagna, in quegli anni, a seguito del matrimonio tra Isabella, regina di Castiglia e Ferdinando, re d’Aragona, unificò il proprio territorio e si avviò a trasformarsi in uno stato nazionale con un’unica religione, il cristianesimo.

 

 

A differenza di quanto avvenne nelle maggiori monarchie occidentali, l’Italia invece non formò mai un unico stato nazionale. A metà del XV secolo gli stati regionali più importanti erano la Repubblica di Venezia, il Ducato di Milano, lo Stato della Chiesa, il Regno di Napoli e Firenze, prima repubblica e poi, successivamente, signoria sotto il controllo dei Medici. Per combattere le continue guerre, i signori italiani arruolarono delle compagnie di ventura, formate da soldati mercenari. Le lotte intestine fra i maggiori stati regionali continuarono fino al 1454, quando Lorenzo il Magnifico promosse la Pace di Lodi e diede inizio a un periodo di relativa tranquillità. Tuttavia, la frammentazione della Penisola la rese sempre facile preda territoriale delle monarchie confinanti.

 

 

Nel 1494, ad esempio, Carlo VIII di Valois, re di Francia, aiutato dal Duca di Milano Ludovico Sforza, tentò di impossessarsi del Regno di Napoli. Attraversata facilmente tutta la penisola, soltanto la creazione di una lega antifrancese tra signori italiani gli impedì di portare a termine il suo progetto.   

 

 

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