Published 28/09/2018
Dall’Età Tardoantica al Medioevo
Con l’inizio del secolo IV d.C. si aprì il periodo tardoantico, uno dei più bui della storia di Roma, caratterizzato da una fase di “anarchia militare”, interrotta soltanto da Diocleziano nel 284 d.C.
La volontà dell’Imperatore di istituire la tetrarchia (la divisione dell’impero in quattro parti, governate da due augusti e da due cesari), ebbe come diretta conseguenza la divisione dell’Impero.
Sotto Costantino, la capitale divenne Costantinopoli e nel 313 d.C, il Cristianesimo fu proclamato religione ufficiale.
Teodosio, invece, divise l’impero in due parti, Occidentale e Orientale, con conseguenze drammatiche alla sua morte.
La Fine dell’Impero Romano d’Occidente e l'evoluzione di Oriente e Occidente.
Alla morte di Teodosio, nel 395 d.C., l’Impero fu definitivamente diviso tra Impero Romano d’Occidente, guidato da Onorio e Impero Romano d’Oriente, con a capo Arcadio.
I barbari dilagarono nella parte occidentale dell’Impero: in particolar modo, il 24 agosto 410 d.C., i Visigoti di Alarico piombarono su Roma e la saccheggiarono (Sacco di Roma).
Nel 476, Odoacre, re dei Goti, depose Romolo Augustolo, l’ultimo imperatore romano d’Occidente, segnando così la fine dell’Impero.
A seguito del declino romano, nei territori dell’ex Impero d’Occidente si formarono i seguenti Regni romano-germanici:
il Regno Visigoto nella penisola iberica;
il Regno dei Vandali in Africa settentrionale;
il Regno Ostrogoto in Italia;
i Regni Anglo-Sassoni in Gran Bretagna;
il Regno Franco nelle Gallie.
L’impero d’Oriente (chiamato anche Impero bizantino dal nome della sua capitale Bisanzio) esisterà invece fino al 1453, quando Costantinopoli sarà conquistata dai Turchi. Al suo posto, si consoliderà l’Impero Ottomano (con capitale Istanbul), destinato a scomparire solo nel 1922, dopo la Prima guerra mondiale.