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Antica Grecia

I Greci

 

 

Intorno al 2000 a.C., mentre nasceva la civiltà cretese, alcune popolazioni indoeuropee invasero la penisola greca, tra cui gli Achei che fondarono Micene e sottomisero tutta la penisola greca, le isole dell’Egeo e Creta. Una volta definite le varie regioni della Grecia, si creano città stato autonome, governate da un re e, in seguito, da una classe di nobili guerrieri.  

 

 

I contadini, con la crisi dell’agricoltura, furono costretti a emigrare verso le coste dell’Egeo, del Mar Nero e dell’Italia, dando così vita alle colonie greche, che divennero importanti centri commerciali. Nelle polis (città), si formò una classe di mercanti che, collaborando col governo, contribuirono alla creazione dell’oligarchia e alla fondazione di leggi scritte.

 

 

Due furono le città che, ben presto, ottennero il predominio: Sparta, potentissima militarmente, e la democratica Atene. Esse furono coinvolte in una guerra quando le colonie dell’Asia Minore si ribellarono, chiedendo aiuto al Re persiano Dario. Dopo un’iniziale vittoria da parte dei greci a Maratona, i Persiani sconfissero Sparta e incendiarono Atene dieci anni dopo.

 

 

L’impero persiano fu definitivamente sconfitto nel 479 a.C. a Platea, determinando così la supremazia greca. Nel 478 a.C. Atene formò una lega con le colonie greche dell’Asia minore, riuscendo a controllare tutti i traffici dell’Egeo. Anche Sparta creò una lega con le città del Peloponneso, scatenando una lotta tra le due polis che, a seguito di numerose guerre (le cosiddette Guerre del Peloponneso), ne determinò l’annientamento.

 


L'ETÀ DI ALESSANDRO MAGNO

 

L'unificazione della Grecia, che non era riuscita né ad Atene né a Sparta, avvenne per mano dei Macedoni. Nel 359 a.C. divenne Re di Macedonia Filippo II, il quale decise di invadere la Grecia, trionfando a Cheronea contro ateniesi e tebani. Alla sua morte salì al trono il figlio Alessandro, che conquistò Tiro, la Palestina, la Persia e l’Egitto, dove fondò Alessandria..
Nel 323 a.C., ancora giovane, Alessandro “Magno” morì, lasciando il suo impero diviso in tre regni: il regno di Macedonia, il regno dei Seleucidi e il regno dei Tolomei d'Egitto.

 


LA CIVILTA’ GRECA
  
La Grecia può essere considerata la culla della nostra civiltà sotto numerosi aspetti: arte, poesia, architettura, pensiero, filosofia. La sua arte, determinata dall’equilibrio, dalla serenità, dalla perfezione e dal senso della misura, trova espressione in architettura grazie a templi costruiti in legno, in pietra tenera e in argilla che vengono dedicati agli dei (come, ad esempio, il Partenone e l’Eretteo).

 


Il culto greco, infatti, si basava su un insieme di divinità che facevano capo a un Dio massimo, Zeus. Esse rappresentavano ogni aspetto della vita: ad esempio, Ares (dio della guerra), Afrodite (dea della bellezza), Atena (dea della saggezza) e alle quali gli uomini offrivano libagioni e sacrificavano animali.

 


In loro onore, inoltre, furono istituite feste religiose e a Olimpia nacquero le Olimpiadi, gare sportive che acquisirono in Grecia un’importanza fondamentale per la formazione dell’uomo.

 


A livello urbanistico, le case furono costruite in un primo tempo sulle alture per poi, in seguito, estendersi nella parte bassa. La parte alta rimase così soltanto il luogo dell’acropoli, mentre la vita quotidiana si svolgeva nell’agora (piazza), sede di tutti i commerci e dei laboratori degli artigiani.

 

 

In scultura fu l’uomo a essere il fulcro delle creazioni, grazie a scultori come Mirone e Policleto, mentre per la pittura non rimane altro che alcune descrizioni di scrittori e la ceramica.

 


I greci, inoltre, furono i primi a interrogarsi sulla conoscenza, dando origine alla filosofia, alla matematica, alla geometria, alla fisica, alla medicina, alla geografia, alla storia e al teatro.

 


La musica e il teatro, in particolar modo, svolgevano una funzione religiosa e di purificazione (definita catarsi). Le parti venivano assegnate esclusivamente agli uomini, che interpretavano anche i ruoli femminili tramite maschere e la rappresentazione si basava sulla recita di tre attori e sulle parti cantate dai cori. La musica, in effetti, poteva influenzare il comportamento umano e veniva spesso associata alla poesia.   

 

 

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