Published 04/02/2020
Maria Vittoria Backhaus e i suoi scatti senza tempo
Reporter prima, fotografa di moda poi, e non solo. Interni, oggetti, natura... Dopo aver studiato scenografia a Brera, e dopo un soggiorno parigino al seguito del maggio francese, Maria Vittoria Backhaus collabora con stilisti e designer, immortalando il momento di massima creatività degli anni 70 e la nascita del Made in Italy, grazie al quale moda e design italiani iniziano ad emergere sulla scena internazionale.
Questa, in breve, è la storia di Maria Vittoria Backhaus. Preferiamo però che la scopriate attraverso le sue parole. Per questo le abbiamo fatto alcune domande:
Come sei arrivata alla macchina fotografica, quali sono stati i primi reportage?
Dopo aver frequentato a Milano Scenografia all’Accadamia di Brera ho cominciato per caso a fotografare durante un viaggio in Sicilia. La fotografia di reportage così è diventata il mio lavoro. Ho pubblicato diversi servizi su vari magazine per poi passare, più tardi, alla fotografia in studio di moda, still-life e design.
Ricordi il primo scatto di moda?
La mia prima foto di moda, immaginata insieme a Walter Albini: un set colorato costruito e dipinto nel mio studio, ispirato a Barragan, dove passano una gonna e un piede femminile.
I set dei tuoi scatti fotografici per la moda, in particolare per Walter Albini, sono memorabili e hanno dettato uno stile. Quali sono i tuoi riferimenti visivi e artistici?
Per l’arte molto il cinema, il teatro, la pittura, ma, nella progettazione e costruzione dei miei set è sempre determinante la volontà di raccontare il mio tempo.
Com’è cambiato il lavoro del fotografo da quando hai iniziato ad oggi?
Al fotografo non si chiedono più progetti e creatività ma spesso di essere un esecutore di idee altrui.
Hai sperimentato molto l’uso della Polaroid, hai voglia di raccontarci come mai e quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Ho molto amato e usato tutti i tipi di Polaroid. Per un lungo periodo ho fotografato solo con il Polaroid 809 che mi faceva lavorare con una macchina fotografica di grande formato 20x25 con risultati molto particolari. Questa Polaroid mi ha fatto avvicinare di più ai soggetti, facendo foto molto più essenziali.
Dopo i primi reportage e poi i lavori per la moda, e oltre alla passione per la Natura, sei una collezionista di giocattoli e piccoli oggetti. Ci racconti come diventano set e soggetti inaspettati per nuovi scatti fotografici?
Avendo in passato sempre costruito grandi set per le mie foto, ho poi cominciato fin dagli anni 70 a riproporli in miniatura e ad ambientarvi le mie storie.
C’è una foto alla quale sei particolarmente affezionata?
No. Spero però sempre di essere riuscita a scattare una foto che racconti qualcosa e che non sia ancora stata fatta. La mia preferita? Quella che farò.
Il lavoro presente e passato di Maria Vittoria Backhaus è il risultato di una rigorosa professionalità: le immagini agiscono contemporaneamente come registrazione della realtà e come invenzione continua che racconta una storia.
Scatti che esemplificano l'opposto dell'improvvisazione, ovvero il risultato di un pensiero e una ricerca consapevoli e rigorosi che materializzano il momento culminante di un preciso percorso mentale.
Fotografie senza tempo: potrebbero essere state prese ieri come domani.
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Il lavoro di Maria Vittoria Backhaus è stato pubblicato su importanti riviste di moda e design, ha lavorato a numerose campagne pubblicitarie e cataloghi. Vive e lavora a Milano, ha trascorso molto del suo tempo sull'isola di Filicudi che ricorre in molti dei suoi lavori.
Con estremo piacere ha fatto entrare Bridgeman Images nel suo studio milanese, e siamo felici di poter rappresentare il suo archivio a livello mondiale.
Scopri tutte le immagini di Maria Vittoria Backhaus disponibili sul nostro sito. Per qualunque domanda o richiesta relativa a questo materiale non esitate a contattarci.